L’Italia approva in via definitiva la direttiva UE per la tutela dei lavoratori dalle sostanze tossiche per la riproduzione: nuovi obblighi per i datori di lavoro
Il Governo approva in via definitiva il decreto legislativo di recepimento della direttiva (UE) 2022/431, la Direttiva di revisione della Direttiva Cancerogeni (Dir. 2004/37/CE).
La Direttiva Cancerogeni riguarda la protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro. Le nuove disposizioni (correttive) contenute nella Dir.2022/431 hanno ricompreso le sostanze tossiche per la riproduzione tra quelle a rischio per la salute dei lavoratori.
Il via libera è arrivato dopo il monito dell’UE all’Italia che, insieme a 11 Stati membri (Cechia, Danimarca, Germania, Grecia, Spagna, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Austria e Slovacchia) non avevano ancora adeguato la legislazione nazionale a quella europea (il termine scadeva il 5 aprile 2024).
Clicca qui per lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2022/431, in materia di agenti e sostanze tossici sul lavoro
Il 4 giugno 2024 il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera in via preliminare al decreto legislativo di recepimento della direttiva UE 2022/431, che modifica la normativa sulla protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall’esposizione ad agenti cancerogeni, mutageni e sostanze tossiche per la riproduzione (sostanze reprotossiche).
L’obiettivo è quello di tutelare la salute dei lavoratori da un’esposizione a sostanze pericolose che possono causare danni riproduttivi. La direttiva, che doveva essere recepita entro il 5 aprile 2024, era stata sollecitata dall’UE all’Italia e ad altri 11 Stati membri che ancora non avevano adeguato la propria legislazione.
Il decreto legislativo, ancora in fase di approvazione, introduce diverse novità, tra cui:
- L’inserimento delle sostanze reprotossiche tra quelle soggette a controlli e verifiche.
- L’introduzione di nuovi valori limite di esposizione per alcune sostanze già presenti.
- L’obbligo per i datori di lavoro di individuare e valutare i rischi di esposizione ad agenti cancerogeni, mutageni e sostanze reprotossiche.
- L’obbligo di mettere in atto misure per eliminare o ridurre l’esposizione a tali agenti.
- L’obbligo di fornire informazioni ai lavoratori sui rischi e sulle misure di protezione.
- L’obbligo di effettuare la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti.
- L’obbligo di conservare la documentazione relativa all’esposizione dei lavoratori.
Il recepimento della Direttiva UE comporta per i datori di lavoro, nuovi divieti di utilizzo per le sostanze reprotossiche o, per quelle con valore limite e l’impossibilità di produzione in ambienti chiusi.
Sarà necessario per molte aziende aggiornare i documenti di valutazione del rischio e i piani di formazione e informazione dei lavoratori esposti o che possono essere esposti alle sostanze tossiche per la riproduzione, nonché agli agenti cancerogeni o mutageni «compresi quelli contenuti in farmaci pericolosi».
Riguardo l’obbligo di sorveglianza sanitaria verranno fissati specifici valori limite biologici che saranno indicati nell’allegato XLIII-bis del Dlgs 81/2008, sulla base dei quali dovranno essere aggiornati anche registro di esposizione e cartelle sanitarie dei dipendenti.
I dati riguardanti l’esposizione a sostanze tossiche dovranno essere conservati per almeno cinque anni dalla cessazione dell’esposizione al rischio.
Viene anche modificato l’allegato III della direttiva 2004/37/CE, con l’inserimento di nuove sostanze e nuovi valori limite per altre, tra cui il benzene.