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Smart working 2024: quali sono le novità?

Proroga per dipendenti del settore privato con figli under 14 anni e lavoratori fragili fino al 31 marzo 2024

In questo articolo riassumiamo le ultime proroghe del lavoro agile/smart working previsto per il settore pubblico e privato.

Il DECRETO ANTICIPI (decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, qui il testo coordinato con la legge di conversione 15 dicembre 2023, n. 191) all’art. 18 bis rinnova la proroga al 31 marzo 2024 del diritto allo Smart Working agevolato per: i lavoratori fragili ai sensi del Decreto 4/2/2022 ed i lavoratori-genitori con figlio minore under 14 del settore privato. Il termine era fissato al 31 dicembre 2023 dal Decreto Lavoro 2023 – DL 48/23 conv. con mod. con L. n.85/2023 – art. 42 comma 3-bis).


L’Emendamento approvato in conversione di legge del cosiddetto “Decreto Anticipi” stabilisce per i lavoratori dipendenti del settore privato con figli fino a 14 anni, diritto al lavoro in modalità agile fino al 31 marzo 2024.

Il testo è stato approvato anche alla Camera e si attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

I genitori dipendenti del settore privato con almeno 1 figlio under 14 anni, continuano a lavorare smart working fino al 31 marzo 2024, anche in assenza degli accordi individuali. Per accedere al diritto smart working, bisogna rispondere a specifiche condizioni che riepiloghiamo di seguito:

  • La tipologia di attività lavorativa deve essere compatibile con la modalità da remoto
  • Non è previsto il cambio mansione
  • Il diritto si applica se anche l’altro genitore lavora e solo se non è destinatario di strumenti di sostegno al reddito
  • Obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81.
  • Gli obblighi sulla salute e sicurezza sul lavoro di cui all’articolo 22 della medesima legge n. 81 del 2017, possono essere assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile dall’INAIL.
  • La prestazione lavorativa in lavoro agile può essere svolta anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente qualora non siano forniti dal datore di lavoro. 
  • Comunicazione telematica: il datore di lavoro del settore privato comunica al Ministero del lavoro, in via telematica, i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile, ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito del Ministero. 

Fonte: conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili

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